.: SCHEDA TECNICA :.

ANNO 1984

Recensione dedicata alla linea U.s.a.
Prodotto originario degli U.s.a.
  Nome inglese/italiano Lords of Light
Casa di Produzione
Pac Toys
Distribuzione Italiana
Nessuna

Ciao :) E' davvero tanto tempo che non scrivo una recensione, oggi sono qui per parlarvi di una linea di giochi davvero particolare. Particolare in tutti i sensi. Eh si perchè in effetti nessuna linea di giochi ebbe vita più breve dei Lords of Light, con grande amarezza di noi bimbi cresciuti, dato che aveva le potenzialità per diventare una grande linea. Ma partiamo dal principio e facciamo un po' di ordine. Quando nei primi anni '80 la società americana Mego, famosa anche da noi per i mitici Micronauti, chiuse i battenti, il suo presidente fece un accordo con mister Joe Ruzzi, col quale aveva dei debiti, per cedergli i diritti di tutto ciò che era Mego. Ruzzi era propietario della Pac Toys, che da diversi anni collaborava con tutte le più importanti società di giocattoli americane (Mego inclusa), a parte i giganti quali Mattel e Hasbro. Perchè cedere la Mego alla Pac? Perchè la Mego aveva debiti di milioni di dollari con la Pac, e quindi l'accordo era: tu mi levi di dosso i debiti e io ti cedo la Mego... una cosa del genere insomma.

Fatto sta che la prima cosa a cui pensarono i due nuovi soci Mego-Pac fu quella di continuare a sfruttare la gallina dalle uova d'oro che si chiamava Micronauti, però con un nome diverso. Fu così che nacquero i Lords of Light.
Vediamoli insieme: i due eroi "umani" e il capo dei cattivi erano mold inediti, così come il robot Leborio... mentre le altre creature buone e cattive e i veicoli erano ristampe fedelissime (con lievi differenze) di Micronauti già usciti anni prima e molto famosi. Credo che giusto il playset fosse una novità... ma potrei sbagliarmi, per cui vedrò di informarmi meglio e vi farò sapere. La differenza sostanziale rispetto ai Micronauti erano le trasparenze del corpo: questo perchè tutti i Lords of Light, sia buoni che cattivi, avevano una action-feature: nella confezione oltre al personaggio con i suoi accessori (e un simpatico minicomic) c'erano anche dei lightstick (
leggete sulla colonna di destra come funzionano) che una volta piegati si illuminavano e rimanevano così per diverse ore, questi stick potevano essere usati per fare delle spade laser per i due buoni umani, oppure per illuminare il corpo (inserendo lo stick nel petto traslucido) di tutti e 8 i personaggi creando un favoloso gioco di luci che illuminava il loro corpo: davvero favoloso! Non so dirvi quanti sticks ci fossero in ogni blister... se era uno solo, il gioco durava poco dato che una volta accesi questi stick si spengono una volta esaurito l'effetto e poi basta :P Non so quanto fosse facile trovarli nei negozi all'epoca sinceramente. Comunque... tutta la linea fu prodotta, ma per problemi legali/economici dell'azienda (che non sto a raccontarvi) la linea morì praticamente subito... la roba rimase in magazzino, e solo pochissimi esemplari furono distribuiti sul mercato... e neanche tutti: solo i 4 cattivi uscirono ufficialmente in (pochi) negozi. Il risultato? Solo poche centinaia di bambini americani ebbero la fortuna di giocare con i Lords of Light... che però a mio parere potevano essere una linea fantastica, ed è un vero peccato che sia finita così.

Vediamo ora di analizzare nel dettaglio il poco materiale che abbiamo a disposizione!

Cominciamo con i buoni: il protagonista era il prode Lord Luma, solito eroe biondo senza paura ;) Poi c'era il giovane principe Futurion, erede al trono di Izzurian (il regno dei buoni: il nome Izzur era Ruzzi al rovescio, dal nome del creatore della linea e proprietario della Pac Toys!), c'erano poi Leborio una sorta di supercomputer mobile da battaglia ed Equestrian un potente cavallo del potere, creatura mitologica e cavalcatura di Lord Luma (un po' come 30/30 per Bravestarr direi). Le risorse dei buoni però non finivano qui: avevano una imponente fortezza chiamata C.A.P. Con1, protetta da un robot gigantesco che sparava un raggio devastante (guardate nel minicomic sulla colonna di destra) e diversi veicoli, sia da battaglia che da lavoro: il Searcher e l'Electro Torque (suppongo servissero per estrarre l'Emralyte), il Cosmic Raider e l'Hyper Flyte (entrambi velivoli) e il gigantesco Emralyte Defender, che a vederlo così sembrava formato da alcuni degli altri veicoli, come l'Electro Torque e due Hyper Flyte più un pezzo aggiuntivo... ;)

I cattivi erano solo 4, e non avevano veicoli o playset. Teoricamente però erano una armata, quindi... :P Il loro capo aveva un nome poco invitante: Emperor Dementia, un Izzuriano rinnegato e bandito dal suo stesso popolo... perchè abbia questo aspetto mostruoso lo sa solo lui! I suoi 3 sgherri erano Topen, Nepos e Toriac... ovvero uomini bestia-insetto abbastanza ripugnanti ;) Questi tre nei Micronauti erano rispettivamente Lobros, Kronos e Antor. Sotto trovate le schede sui 4 cattivi tratte dal sito Innerspace se non fosse stato per loro non avrei mai potuto farvi questa bella recensione :) Nelle schede ci sono molte immagini e informazioni aggiuntive, utili per farsi un'idea migliore della linea, guardatevele mi raccomando!

Nonostante i problemi della linea, vennero fatti due spot che fecero in tempo a girare in tv: si trattava di uno dei più bei spot di giocattoli mai realizzati, con personaggi in carne e ossa che interpretavano l'eroico Lord Luma e tutti e quattro i cattivi ben mascherati! Il tutto era avvolto nella nebbia, per far risaltare gli effetti di luce... sfortunatamente per ora non ho il video da mostrarvi, ma ho dei fotogrammi che parlano da soli :) Osservate... è quasi inquietante!!! Quei pupazzoni sembrano usciti da un film d'orrore, sono davvero ben fatti per uno spot di questo genere ;) Arrivederci alla prossima!!!


     

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.: Nijiforum :.

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Recensione di Sasuke Kid
Prima versione: 16.12.2011
Ultima modifica: 16.12.2011
 

.: Il Minicomic :.



.: Light Stick :.

Il lightstick, noto anche come starlight, cyalume, glowstick o più semplicemente luce chimica, è un cilindro di silicone, o altro materiale plastico morbido, autoluminescente di dimensioni variabili da pochi cm a più di 30 cm.

Struttura e funzionamento di un lightstick:

1. Involucro plastico
2. Fialetta contenente acqua ossigenata
3. Estere fenilico dell'acido ossalico (Difenil ossalato) e pigmento fluorescente
4. soluzione di acqua ossigenata
5. Dopo che la fiala interna viene rotta, le due soluzioni si mescolano e il lighstick si accende.

Sfrutta una reazione chimica chiamata chemioluminescenza in grado di generare luce. I componenti chimici principali di un lightstick sono acqua ossigenata, difenil ossalato (un estere dell'acido ossalico) e un pigmento fluorescente da cui dipende il colore: giallo, blu, verde, viola, rosso, arancione o bianco.

Per accendere la luce è sufficiente piegare la bacchetta rompendo in questo modo la fiala contenuta al suo interno. Ciò fa mescolare i composti chimici e dà avvio alla reazione luminescente. Il meccanismo consiste nella reazione tra l'acqua ossigenata e l'estere che forniscono l'energia necessaria per eccitare gli elettroni del colorante fluorescente. Gli elettroni passano dal livello energetico fondamentale a quello eccitato e tornando al livello fondamentale emettono luce.

Questa reazione ha generalmente 24 ore di autonomia, tuttavia alcuni modelli di lightstick hanno durate minori solitamente 8 o 12 ore. Non è possibile spegnere questi dispositivi una volta accesi. Si può tuttavia rallentare moltissimo la reazione chimica mettendoli a bassa temperatura, ad esempio in un freezer. Questo si spiega perché la temperatura influenza direttamente la velocità della reazione chimica che è alla base della luminescenza.
Una volta prodotti si conservano circa 3 o 4 anni se correttamente conservati. Il calore e l'umidità ne accelerano l'invecchiamento, per questo spesso vengono venduti all'interno di buste sigillate.

Il lightstick, per la sua impermeabilità e la capacità di generare luce in maniera pratica e senza bisogno di elettricità trova applicazione in numerosi campi:
luce di segnalazione o di emergenza
escursionismo, campeggio, sport
subacquea (immersioni notturne)
sosta di emergenza veicoli
luoghi dove l'elettricità non è preferibile (rischio esplosioni)
marcatura temporanea luoghi o perimetri
paracadutismo
militari e softair
scopi ricreativi (braccialetti luminescenti, accessori cybergoth e giocoleria)
pesca (mini glow stick)

I principali svantaggi che ne limitano l'utilizzo sono: costo, visto che si tratta di un dispositivo monouso, impossibilità di spegnimento una volta avviata la reazione
durata di conservazione limitata (massimo 3-4 anni).